Processo Netanyahu, shock: il premier israeliano in aula per accuse di corruzione
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Direttore: Alessandro Plateroti

Processo Netanyahu, shock: il premier israeliano in aula per accuse di corruzione

Benjamin Netanyahu

Benyamin Netanyahu affronta il processo per corruzione al tribunale di Tel Aviv. Il tribunale respinge la richiesta.

Il primo ministro israeliano, Benyamin Netanyahu, è comparso oggi davanti al tribunale distrettuale di Tel Aviv per il processo che lo vede imputato con accuse di corruzione. Si tratta di un evento senza precedenti: Netanyahu è il primo premier in carica nella storia di Israele a essere sottoposto a un procedimento penale.

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Netanyahu in tribunale: un processo storico

L’aula del tribunale era gremita, con numerosi politici e sostenitori presenti per assistere alla testimonianza. Netanyahu ha mantenuto un atteggiamento riservato, evitando dichiarazioni ai media prima dell’udienza. Durante la seduta, ha interagito brevemente con il suo legale, Amit Hadad, e con il presidente della Knesset, Amir Ohana, per poi sedersi sul banco degli imputati solo dopo l’uscita dei fotografi. Il tribunale ha respinto la richiesta dei media di trasmettere la testimonianza in diretta, sottolineando la necessità di rispettare le regole procedurali.

Nel corso della sua dichiarazione, Netanyahu ha affermato: “Prima di tutto, grazie. Ho atteso questo momento per otto anni, per dire la verità come la ricordo, una verità che è importante anche per la giustizia. Non c’è giustizia senza verità.” Ha inoltre sottolineato le difficoltà legate alla sua doppia responsabilità come capo del governo: “Sono anche il primo ministro, gestisco il Paese, guido lo Stato di Israele e l’esercito israeliano in una guerra su sette fronti, eppure pensavo che fosse possibile fare entrambe le cose contemporaneamente. Ma pochi giorni fa è successo qualcosa di tettonico, tettonico significa un terremoto. E questa è una scossa che non si verificava da 100 anni, da quando è stato firmato l’accordo Sykes-Picot.”

La sua testimonianza riprenderà domani alle 14:30.

Tensioni fuori dal tribunale

All’esterno del tribunale, l’atmosfera era carica di tensione, con manifestanti pro e contro Netanyahu che si sono radunati fin dalle prime ore del mattino. Gruppi di sostenitori e oppositori si sono affrontati con cori e slogan, separati dalla polizia per evitare scontri.

Tra i manifestanti, Maayan Sherman, madre di un soldato rapito e ucciso, ha criticato duramente Netanyahu, mostrando una foto del figlio con la scritta: “Rapito a causa di Netanyahu. Assassinato da Netanyahu.” La presenza di agenti a cavallo e un forte dispiegamento di sicurezza hanno contribuito a mantenere l’ordine pubblico.

Il processo contro Benyamin Netanyahu rappresenta un momento cruciale per la politica israeliana, evidenziando un contrasto tra la figura del premier e le accuse di corruzione che lo riguardano. Con la prossima udienza prevista per domani, l’attenzione rimane alta sia dentro che fuori dal tribunale.

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ultimo aggiornamento: 10 Dicembre 2024 18:15

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